00 07/04/2014 18:31
Dostoevskij - Il giocatore
Con un titolo così, non poteva non attirare la mia attenzione.
E' un libricino abbastanza scorrevole, che c'entra perfettamente l'ansia e l'imprevedibilità, l'assoluta "ingiustizia" del gioco, nel suo decidere tutto, i vincenti ed i perdenti, le fortune e le sfortune, con un giro di pallina.
Il passaggio dal gioco curioso all'attaccamento morboso, folle, i voli dalle stelle alle stalle e viceversa, che avvengono in maniera così brusca, repentina, scalate al successo e veloci rovinose cadute, tutto in un singolo giro di roulette.
Tutto questo, fino all'inevitabile epilogo: la vita distrutta, il ridursi in rovina, alla povertà più assoluta, che è l'unico possibile esito cui può giungere un gambler.

Ovviamente, ho raccontato in termini "attuali" qualcosa che è pur sempre narrato con l'inconfondibile stile russo, con un linguaggio essenziale ed un manierismo, nei dialoghi come nelle descrizioni, che appartengono ad un'epoca passata.