00 16/05/2014 14:49
Montedidio - Erri De Luca
Napoli dei primi anni '60, coi suoi vicoli, la gente, la povertà, le miserie e le tante bellezze. La poesia.
Un ragazzino che diventa ragazzo, che cresce e anche in fretta, in una Napoli dove si cresce sempre troppo presto. Il passaggio dall'incoscienza alla consapevolezza...alla scoperta di sé, del proprio corpo, dell'amore, del sesso, del diventare adulti con tutto il bello ed il brutto...
La scoperta e la consapevolezza dei cambiamenti in atto, così repentini. Il passaggio dall'irrilevanza dell'esserci al peso e all'importanza di essere, e di essere forte, presente, responsabile, amato.
Una ragazzina che cresce con lui, già molto più grande della sua tenera età, già per forza donna.
La loro storia ruota intorno al consolidarsi di un legame sempre più solido, complice, fatto di scoperta di sé e dell'altro, un rapporto estremamente più maturo di quanto la reciproca età consentirebbe...maturo come tra due tredicenni può essere solo in quella Napoli, bella, poetica e durissima, degli anni successivi alla guerra.

Uno stile di scrittura singolare, poco narrativo e molto riflessivo, che segue il ritmo di un avanzo di bobina che si arrotola, diventando via via più pesante dalla parte scritta, lasciando il lettore dell'attesa impaziente delle parti ancora da scoprire...che via via si srotolano fino al finale...