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Colloquio di fine pratica forense e/o di abilitazione

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2014 14:00
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20/10/2014 14:51
 
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Il colloquio di fine pratica (in alcuni Ordini si tiene in occasione dell'abilitazione, dopo un anno) è una piccola valutazione cui si è sottoposti per capire se si è realmente sostenuta la pratica forense o meno.

Le materie oggetto del colloquio sono:

1) Le procedure
2) Codice Deontologico e Legge Professionale
3) Diritto Civile
4) Diritto Penale
5) Costituzionale

Si badi bene: si tratta di un colloquio, e non di un esame, l'atmosfera è molto cordiale, le domande generiche, ed al termine non si è promossi o bocciati. Tutt'al più si può assistere a qualche collega cui venga detto "che è poco preparato, e di studiare un po' che altrimenti l'esame di Stato diviene insormontabile, ed anche a prescindere la stessa attività professionale ne risente...".
Insomma: quel che si rischia è al più una gran brutta figura (a maggior ragione perché avviene davanti al Consiglio dell'Ordine e ai tuoi colleghi), il che per alcuni (tra cui il sottoscritto) sembra già solo per questo un più che ottimo motivo per riprendere in mano i libri e rispolverare quei concetti che qualche volta si sono un po' troppo arruginiti.

Fatta questa premessa, veniamo al nocciolo, ossia alle domande.

Cominciamo pure dall'inizio, ossia LE PROCEDURE

Prima di iniziare, vi chiederanno quale pratica avete seguito. Le domande si incanaleranno a seconda della risposta che darete. Nel rispondere potete benissimo non limitarvi a dire civile/penale, ma specificare quali questioni avete trattato e approfondito maggiormente. In questo modo, è a voi che si chiede di indirizzare l'avvio del colloquio e, nello specifico, le domande di procedura.


Se avete fatto le vostre Relazioni sul divorzio, o dite di aver trattato maggiormente questi argomenti, è ovvio che vi verrà chiesto di parlare di separazione, divorzio, di come si chiede un'omologa etc etc...
Analogamente, se avete trattato uno sfratto per morosità, esser ben preparati sulla procedura di convalida di sfratto ex art. 657 e ss. c.p.c. è sicuramente una buona idea.
Attenzione: la preparazione dovrà essere pratica.



Dimenticatevi la dottrina, le procedure dovete ripassarle dal codice, e cercare di descrivere praticamente i passaggi che si compiono nel portare avanti questa o quella procedura, di modo da far capire che in Tribunale ci siete realmente entrati.

ESEMPIO PRATICO - prova delegata ex art 203 c.p.c. (ovviamente una domanda così specifica dovrete introdurla voi, non è una domanda che facilmente vi faranno ex abrupto...):

Se devono assumersi mezzi di prova fuori della circoscrizione del Tribunale, ad es. occorre sentire un testimone che ha residenza a Milano, mentre il processo è a Napoli, per esigenze di praticità e di economia è possibile presentare un'istanza ex art. 203 al giudice del procedimento, affinché fissi un termine entro il quale la prova deve essere assunta presso il Tribunale di Milano, oltre alla successiva nuova udienza per la prosecuzione del processo a Napoli.
Dell' ordinanza occorre quindi fare copie conformi, di modo che istanza ed ordinanza possano essere poi depositate a Milano, dove si crea il fascicolo e viene designato il giudice, il quale provvede a fissare l'udienza di prova e il termine perentorio entro il quale l'istanza ex art. 203, l’ordinanza del Giudice di Napoli e quella del Giudice di Milano, debbano esser notificati alla controparte.
Si chiedono quindi le copie conformi anche di quest'ultimo provvedimento di modo da poter notificare nei termini, e si provvede poi alla citazione dei testi almeno 7 giorni prima dell'udienza fissata dal giudice delegato, dopodiché si può escutere il teste a Milano anziché a Napoli.



Oltre le Relazioni e gli argomenti che introdurrete voi stessi, le domande più frequenti in ambito di Procedura civile riguardano:

1) Citazione e ricorso :
spiegare le differenze, ricordarsi tutti gli elementi elencati nel 163 c.p.c., in particolar modo l'udienza, l'invito a costituirsi nei termini dell'art. 166 e l'avvertimento che in mancanza di incorre nelle decadenze di cui agi artt. 38 e 167.
Ricordarsi i termini per comparire, il termine di 90 giorni liberi (ridotti alla metà davanti al GdP o nelle cause di pronta spedizione) che deve intercorrere tra notifica e prima udienza.
Cosa succede se una sola parte non si costituisce nei termini, e cosa succede se capita ad entrambe.
Spiegare cosa succede all'udienza ex art 183 in caso di nullità della citazione, di difetto nella notificazione, di mancata integrazione del contraddittorio.


2) Il procedimento per decreto ingiuntivo.


Cercate di essere quanto più "pratici" e di fare quanti più "esempi concreti" è possibile.
[Modificato da Paperino! 20/10/2014 16:56]





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